Bio

Presentare se stessi in una bio non è semplice. Si può scadere nell’autoreferenziale o nella banalizzazione di sé, delle proprie peculiarità e capacità. Ancora, si rischia di essere fraintesi, di vedere scambiata la sicurezza nei propri mezzi, nelle proprie esperienze, nelle capacità acquisite, per arroganza. O, peggio, in non voglia di mettersi in gioco. Spesse volte, non per tutti, è l’esatto opposto.

È proprio la vita lavorativa, e non solo, vissuta in ambiti differenti, che offre la giusta apertura mentale per rimanere sempre curiosi, pronti ad apprendere.

L’obiezione più comune è: si, ma variando troppo la vita lavorativa si conoscono tante professioni ma nessuna in maniera approfondita. Questo porta ad una non specifica professionalità che non aiuta. Si e no. Si perché viene da sé che una persona che ha svolto per 30 anni il medesimo mestiere lo conoscerà meglio di chiunque altro.

No perché, questa stessa persona, magari, per 30 anni avrà svolto le proprie mansioni sempre nello stesso modo, incappando sempre negli stessi errori che sarà certamente riuscito a risolvere, ma, magari, in un tempo piuttosto dilatato. Avendo visto sempre e solo un modo di affrontare le difficoltà non avrà sviluppato un modo diverso di pensare.

Chi ha cambiato, invece, forse proprio perché non conosce alla perfezione quello specifico lavoro, ha sviluppato la capacità di vedere gli intoppi da diversi punti di vista. Magari la risoluzione migliore per un problema non arriva dall’ambito lavorativo specifico ma da un mestiere del tutto diverso adattato al nuovo. Senza dimenticare la curva di apprendimento che solo in base all’esperienza in senso lato, può migliorare.

Così, le mie capacità in ambito reportagistico saranno venute in aiuto alla fotografia di matrimonio, quest’ultima avrà aiutato i servizi per i teatri, gli eventi e le manifestazioni, la fotografia sportiva avrà dato una mano alla street e così via.

La fotografia, conosciuta in epoca analogica, si è affinata nel tempo in ambienti diversi: spettacolo, eventi, sport, reportage, matrimoni, immagini commerciali. Ulteriore evoluzione è poi avvenuta con il viedeomaking e il montaggio video.

Questo è stato sviluppato collaborando con altri professionisti e poi lavorando per clienti propri. In ultimo, ma solo su una ipotetica linea temporale, l’ingresso nel mondo del marketing, comunicazione e social media con un corso riconosciuto a livello europeo di 800 ore con stage promosso da Enaip Piemonte.

Forse causa di tutto ciò è una preparazione umanistica che ha fornito una elasticità mentale tale per cui non si finisce mai di imparare. La medesima elasticità che mi ha concesso la possibilità di viaggiare molto e apprendere da ogni viaggio.

Compreso il viaggio della vita che ha come colonna sonora canzoni create in autonomia grazie allo studio della chitarra.


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